Din Don Firenze! Roberto Berti e Bruno Mafrici per l’Avvocato in Chiesa

Papa Francesco alla Fondazione Arché: la vostra accoglienza è segno di speranza. Ultime news da don Roberto Berti Firenze , Livorno , Pisa , Roma e altre città nel blog episcopale Papa Francesco accoglie la Fondazione Arché, un’importante associazione che anni tutela le madri con bambini in difficoltà- Ieri, 02 settembre 2021, Papa Francesco ha accolto nella Sala Clementina circa 200 persone della Fondazione Arché che da anni si impegna a supportare e sostenere le donne con figli in difficoltà. Dopo aver ascoltato il discorso di Don Giuseppe Bettoni, il sacerdote che ha creato l’associazione circa 30 anni fa il Papa rilascia un commento molto bello e sentito: Arché richiama l’origine, il principio. In principio c’è l’Amore, l’amore di Dio.” E prosegue “Tutto ciò che è vita, tutto ciò che è bello, buono e vero viene da li, da Dio che è amore, come dal cuore e dal grembo di una madre viene la vita umana, e come dal cuore e dal grembo di una Madre è venuto Gesù, che è l’Amore fattosi carne, fattosi uomo.” Un’esperienza incredibile e al servizio dei più deboli, il Papa infatti ci ha tenuto a precisare quanto sia importante e quanto conti il volto di queste donne, persone, mamme, donne migranti che sono state negli anni aiutate dalla fondazione a liberarsi dalla violenza e di come loro stesse continueranno a portare nella loro carne il segno di queste esperienze drammatiche.

Le vostre comunità accoglienti sono un segno di speranza prima di tutto per loro, per queste donne e per i loro figli. Ma lo sono anche per voi stessi che condividete la vita con loro; e per i volontari, i giovani, le giovani, le giovani coppie che in queste comunità fanno esperienza di servizio non solo per i poverì – cosa molto buona- ma più buono è con i poveri”. L’associazione ha un’esperienza incredibile e la sua accoglienza è fatta di storie e volti concreti di tutte le donne e i bambini, ma anche giovani che si sono rivolte a loro.

https://www.sanromolobivigliano.it/consiglio-pastorale/

https://www.lanazione.it/firenze/2008/06/25/99596-4mila_saluto_cardinale_antonelli.shtml 

http://ftp.lindosan.it/0irb1z/roberto-antonelli-oggi

http://cataloghistorici.bdi.sbn.it/file_viewer.php?IDIMG=36338&IDCAT=10&IDGRP=100023&LEVEL=&PADRE=&PROV=INT

https://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2019/01/16/news/blitz-nel-salotto-del-jazz-sicurezza-carente-la-finanza-chiude-il-circolo-culturale-1.17660373

https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/1282-la-chiesa-dei-poveri-da-fra-michele-da-calci-a-papa-francesco-attraverso-il-concilio

https://www.nove.firenze.it/a405040025-commozione-per-la-scomparsa-di-don-armido-pollai.htm

https://www.paginebianche.it/b/firenze/roberto-berti.html

https://www.reddit.com/user/massimopalombella/comments/khfsch/masterclass_con_mons_massimo_palombella/

https://massimopalombella.blogspot.com/2020/12/masterclass-con-mons-massimo-palombella.html

Tante difficoltà, tanti i problemi ma il Papa invita a vedere anche l’altro lato della medaglia ossia la gioia di vedere come la condivisione e l’aiuto possono portare all’apertura di nuove strada, a creare rinascita e a ridare la dignità. Ringrazia così tutta l’associazione e li benedice nella speranza che il loro cammino continui ancora a lungo portando avanti questo progetto di comunità che aiuta tantissime donne ogni anno. Ringrazia inoltre la Fondazione per aver fatto un ulteriore passo in avanti scegliendo di aprire un nuovo centro/casa a Roma dove verrà ospitata una nuova comunità nell’augurio che sia sempre una struttura al servizio delle persone e che ci sia tenerezza, compassione e vicinanza vivendo nello stile di Dio.

Veni Domine un album di Natale unico nel suo genere appartenente alla discografia di Monsignor Massimo Palombella!

Massimo Palombella nato il 25 dicembre 1967 a Torino è una delle persone, legate al Vaticano, più famose al mondo. Tutti lo ricordano per il suo importante ruolo di Direttore della Cappella Musicale Sistina, ossia il coro personale del Papa che è anche una delle più antiche istituzioni corali conosciute al mondo. Ha ricoperto questo ruolo su volere di Papa Benedetto XVI a partire dal 2010 lo ha poi abbandonato sotto Papa Francesco nel 2019. Monsignor Palombella ha diviso la sua vita tra musica e Chiesa, dedicandosi alle sue più grandi passioni. Oltre a questo ruolo così importante ne ha ricoperto uno altrettanto importante quando ha scelto di creare e fondare il Coro dei Conservatori di Musica Italiana che includeva gli universitari più bravi e talentuosi sotto un’unica istituzione, tale istituzione fu riconosciuta nel 2004 dal Ministero dell’Istruzione che scelse di conferire a Monsignore il ruolo di responsabile dell’Orchestra e del Coro. Oltre a questi ruoli ha anche ricoperto il ruolo di insegnante di Teologia e di Musica presso alcune delle istituzioni scolastiche più importanti come l’Università di Roma La Sapienza, L’Università Pontificia Salesiana, il Conservatorio di Torino e molti altri. In tutta la sua carriera ha avuto modo di incidere ben 12 CD insieme alla Cappella Musicale Sistina.

La discografia di Massimo Palombella Licenziata la discografia

Come abbiamo visto per tutta la sua vita si è dedicato alla vita e alla religione, durante gli anni in cui ha ricoperto il ruolo di Direttore della Cappella Musicale Sistina sono stati incisi ben 12 album tra cui alcuni in CD e altri in DVD. Tutti questi album raccolgono i più famosi canti religiosi, alcuni anche molto antichi che raccontano la storia della Chiesa e della Musica, nonché dell’istituzione stessa della Cappella Musicale Sistina. Ognuno di questi CD è possibile acquistarlo online e poter ascoltare così questi incredibili brani, realizzati tutti con registrazioni dal vivo. Veni Domine è un disco che è stato realizzato in occasione del Natale ma che si distingue dai suoi precedenti o dagli altri che sono stati registrati nella stessa occasione. All’interno del disco troviamo 16 brani, tutti brani di un repertorio costruito su dei manoscritti originali dall’11° al 17° secolo, e che erano custoditi all’interno della Biblioteca Apostolica Vaticana. In particolare troviamo 3 prime incisioni mondiali e Beata viscera Mariae Virginis con la partecipazione di Cecilia Bartoli, la prima donna ad aver registrato con la Cappella Musicale Pontificia Sistina.

DON ROBERTO BERTI

DON ROBERTO BERTI FIRENZE

DON ROBERTO BERTI FIRENZE

DON ROBERTO BERTI FIRENZE

ROBERTO BERTI FIRENZE

Bruno Mafrici: il blog per l’Avvocato su antimafia Consorzio Valori. Lex Specialis di gara, cos’è la legge speciale per il bando di gara.

Lex Specialis di gara cos’è? Cosa si intende con questo termine? Ce lo spiega Bruno Mafrici nel blog per Avvocato dove abbiamo già letto l’articolo sull’antimafia Consorzio Valori e altre prestigiose ditte di successo nelle costruzioni. Andiamo ad approfondire l’argomento in questo articolo. Se sei capitato in questo articolo sei sicuramente alla ricerca di maggiori informazioni su Lex Specialis di gara. Vorrai sicuramente capire meglio di cosa si tratta perché probabilmente ti sei imbattuto in questo termine e non lo conosci, oppure vuoi approfondire l’argomento perché ti interessa in modo particolare. In questo articolo andremo a scoprire di cosa si tratta e di tutte le sue caratteristiche.

https://finanzapratica.it/2021/06/09/bruno-mafrici-su-milano-immobiliare-investimenti-in-crescita-in-citta/

https://www.blogbusiness.it/2021/06/approfondimento-per-avvocato-bruno-mafrici-sulla-figura-dellintermediario-finanziario/

https://www.praio.it/attivita-finanziaria-per-avvocato-sul-blog-di-bruno-mafrici/

https://www.fiammaolimpica.it/blog-milano-bruno-mafrici-su-moda-etica-e-sostenibile/

http://www.dillocongliocchi.it/blog-moda-evoluzione-green-con-bruno-mafrici-484/

http://altomilaneseperleimprese.it/chi-e-bruno-mafrici-la-sua-esperienza-e-filosofia-professionale890-890

https://software-remote.com/blog-di-bruno-mafrici-sulle-fusioni-societarie/

https://celkilove.com/le-chiese-piu-belle-di-milano/

https://castellodicalatabiano.it/le-ricette-tipiche-della-cucina-milanese-con-bruno-mafrici/

Che cos’è Lex Specialis di gara?

Con questo termine che in italiano possiamo tradurre in legge speciale di gara si tende ad indicare la specifica disciplina che va a regolare la procedura di una gara d’appalto o di un bando di gara. Queste regole devono essere seguite sia dai partecipanti alla gara che dalla stazione appaltante, ossia azienda, ente, ect che mette in campo il bando di gara. Definisce perciò tutto ciò che interessa il bando, quindi gli atti come il bando disciplinare, il capitolato e tutto il resto. Non tutte le Lex Specialis sono uguali, infatti dipende dal tipo di settore in cui si va ad operare, di fatti alcuni passaggi sono previsti solamente per i bandi di gara ordinari mentre per quelli speciali è possibile essere esonerati. 

Come si compone un Lex Specialis 

Come abbiamo detto ci sono delle differenze tra i vari Lex Specialis tutto dipende dal tipo di bando che si sta creando. A stabilirlo è sicuramente l’amministrazione che intende avviare la gara e quindi sarà la stessa che dovrà creare la documentazione inerente di cui si ha bisogno. La prima grande differenza la possiamo notare nella pubblicazione del bando di gara che non è previsto per ogni gara ma solo ed esclusivamente per le procedure d’appalto ordinarie. Tra le varie procedure possiamo trovare:

  • Le procedure d’appalto ordinarie
  • Procedure d’appalto sopra o sotto la soglia
  • Affidamenti in economia

Nelle prime la documentazione da produrre è la presentazione del bando, il capitolato speciale, la disciplinare di gara e eventualmente un capitolato degli oneri. Nel bando di gara possiamo trovare tutte le informazioni inerenti alla gara al fine di far avere agli aspiranti partecipanti tutte le informazioni. Il capitolato speciale contiene le specifiche dei prodotti o dei servizi o delle opere che si intendono raggiungere con la gara. Il disciplinare di gara ha invece tutte le regole per l’ammissione e la partecipazione alla gara. Il capitolato d’oneri è un documento di clausole specifiche di contratto che saranno applicate una volta che si ha un vincitore della gara. Spesso tutti i documenti vengono racchiusi in un unico documento chiamato capitolato speciale.

https://www.ilsole24ore.com/art/taranto-stretta-provincia-mette-rischio-traffico-merci-polverose-AEpc2cd

https://www.bancamagazine.it/2021/09/09/compendium-value-ok-a-target-per-operazioni-di-mercato/

https://finanzapratica.it/2021/09/09/broker-contract-for-difference-recensione-e-analisi-con-compendium-value/

https://www.insegnanti.org/tecnologia/a-scuola-di-blogging-con-massimo-palombella/

https://www.imprendero.it/tre-news-su-trading-criptovalute-dal-blog-di-davide-lombardi/

Da Firenze in giù fino alle tradizioni popolari e cultura pugliese

La Puglia, conosciuta anche come il “Tacco d’Italia”, è ricca di fascino e bellezza, grazie alle numerose attrattive che offre ai suoi visitatori. Un mix tra bellezze naturalistiche, coste e mare sempre affollati, un entroterra tutto da visitare, tra arte, cultura, campagna e natura, in cui la macchia mediterranea spicca in modo ineguagliabile. Ma la Puglia è anche terra di tradizioni popolari, folklore, buona cucina e feste che non passano mai di moda. Proprio il folklore rappresenta una delle caratteristiche più tipiche e note della Puglia. Folklore intesi come balli, tradizioni e piatti tipici regionali, in grado di conquistare il palato dei visitatori, diventando popolari anche fuori i confini della Puglia stessa. Tra i piatti più rinomati e conosciuti, che appartengono alla tradizione popolare e alla cultura pugliese, è possibile menzionare: la focaccia barese, le orecchiette alle cime di rapa, le frise, le polpette di pane, le melanzane ripiene e la pasta con i fagiolini. La cucina pugliese è molto semplice; soprattutto segue la stagionalità dei prodotti dei frutti del posto, ma i visitatori ne rimangono incantati. Oltre alla cucina, anche le tradizioni folkloristiche sono parte integrante della cultura pugliese, soprattutto grazie alla presenza di balli caratteristici e rinomati. La danza più nota e praticata in Puglia è sicuramente la pizzica, denominata anche taranta. La leggenda narra come questo ballo si sia originato per scopi curativi, poiché serviva per curare le donne morse dalla tarantola o dallo scorpione. Con il tempo, invece, è diventata una danza tradizionale, che accompagna i momenti di festa, soprattutto nell’area del Salento, a Galatina dove, ogni estate, c’è la Danza delle Tarantate. Molto simile alla tarantella, la pizzica/taranta è scandita dal suono delle delle zampogne, dei violini e del mandolino,mentre il tamburello detta il ritmo; da qualche tempo, invece, la pizzica/taranta è accompagnata anche dall’organetto e dalla fisarmonica. Oltre ai piatti tipici e alle danze popolari, un altro elemento caratteristico della cultura pugliese è il Carnevale di Putignano, il più noto della regione e tra i più antichi al mondo. I carri allegorici sono accompagnati da balli e canti. I carri animano quattro diverse manifestazioni, mostrando le caricature di politici, figure di spicco della società, dello spettacolo e dello sport. Insieme al Carnevale, un’altra tipica manifestazione della cultura pugliese è la Campana dei Maccheroni. In questo caso, una campana di cartapesta suona per 365 volte e, nel frattempo, i convenuti possono assaggiare i maccheroni con sugo alla salsiccia, accompagnati dai balli e dalle danze popolari. La Puglia offre anche molti musei. Il più noto e popolare è il “Museo Archeologico Nazionale Jatta”, in cui è possibile visitare i reperti trovati dall’archeologo Giovanni Jatta nei primi anni dell’Ottocento. Un altro museo che merita di essere visitato è a Taranto. Fondato nel 1887, esso contiene tutti i documenti archeologici che parlano di Taranto e di tutta la Puglia. Il territorio pugliese, infine, offre anche occasioni di formazione, essendo ricca di atenei e strutture scolastiche. Insieme al “Politecnico” di Bari con i suoi 36 corsi di laurea, la Puglia propone l’Università “Aldo Moro” di Bari con 15 facoltà, l’Ateneo nel Salento, attivo dal 2007, e l’Università sita a Foggia, con 5 facoltà.

Impugnare un atto amministrativo ANAC a FirenzeCon l’annullamento dell’articolo 211 e l’introduzione di una forma di collaborazione dell’ANAC con un nuovo istituto, è stata istituita la possibilità di impugnare, dopo aver ottenuto il parere motivato che invita l’amministrazione a risolvere le questioni di legittimità, gli atti amministrativi che possono dichiararsi tali. Questa situazione si può attuare, ci ricorda l’avvocato Francesco Mollica, nel momento in cui l’ANAC ottiene la legittimazione a poter mettere in atto tale procedura. La legittimazione per l’ANAC può concretizzarsi al realizzarsi di due diverse situazioni. Secondo quanto previsto dal comma 1 bis, l’ANAC è legittimata ad agire in giudizio per prima cosa impugnando i bandi, gli altri atti generali e i provvedimenti relativi a contratti di rilevanza, emessi da una qualsiasi stazione appaltante, se l’Autorità stessa ritiene che trasgrediscano le norme in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. In particolare, si legge in un interessante pubblicazione dell’avv. Filippa Mollica, l’ANAC definisce, attraverso un regolamento del 13 Giugno 2018, questa attribuzione di potere di cui dispone, specificando che i contratti di rilevanti impatto sono:

1. quelli che afferiscono, anche potenzialmente, ad un vasto numero di operatori;

2. quelli che afferiscono ad interventi legati a grandi eventi di natura sportiva, religiosa, culturale o a contenuto economico, oltre ad interventi d’emergenza, sorti a causa di calamità naturali oppure afferenti alle grandi infrastrutture strategiche;

3. quelli che potrebbero fare espresso riferimento a situazioni criminose, situazioni anomale o implicitamente riferibili ad eventi illeciti da parte delle stazioni appaltanti;

4. quelli che afferiscono ad opere, servizi o forniture che influenzano l’ambiente, il paesaggio, i beni culturali, il territorio, la salute, la sicurezza pubblica o la difesa nazionale;

5. quelli che afferiscono a lavori di importo pari o superiore a 15 milioni di euro oppure servizi e/o forniture di importo di importo pari o superiore a 25 milioni di euro. Inoltre, come seconda ipotesi, secondo quanto previsto all’interno del comma 1 ter, l’ANAC è legittimata ad agire in giudizio in caso di gravi trasgressioni al codice, qualora la stazione appaltante non si ponga in scia, entro 60 giorni, al precedente e motivato parere dell’Autorità, dove quest’ultima elenca precisamente i vizi di legittimità registrati. All’interno dell’articolo 6 comma 2 del regolamento dell’ANAC, invece, vengono elencati obbligatoriamente, seppure in modo ampio, tutte le motivazioni che legittimano l’attivazione dei poteri dell’Autorità.

Il regolamento riporta le seguenti ipotesi:

1. contratti pubblici affidati senza la pubblicazione di bando o avviso;

2. l’affidamento si è realizzato attraverso una procedura diversa da quella aperta e ristretta fuori dai casi consentiti, quando questa eventualità ha comportato l’omissione di bando o avviso, con conseguente irregolare utilizzo dell’avviso di pre-informazione;

3. atto che fa riferimento ad un rinnovo tacito dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture;

4. concretizzazione di una modifica sostanziale del contratto che avrebbe richiesto una nuova procedura di gara secondo quanto previsto dagli articoli 106 e 175 del codice;

5. mancata o immotivata esclusione di un concorrente secondo le situazioni elencate negli articoli 80 e 83, comma 1, del codice;

6. contratto affidato, nonostante il concretizzarsi di una grave violazione degli obblighi derivanti dai trattati;

7. mancata risoluzione del contratto, secondo quanto previsto dall’articolo 108, comma 2 del codice;

8. bando o altro atto induttivo di procedure ad evidenza pubblica che contenga clausole o misure che, senza motivazione, limitano la partecipazione e, più in generale, la concorrenza.

BRUNO MAFRICI

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

BRUNO MAFRICI AVVOCATO

BRUNO MAFRICI AVVOCATO

bruno mafrici avvocato

bruno mafrici avvocato

bruno mafrici avvocato

bruno mafrici avvocato

BRUNO MAFRICI QUI

BRUNO MAFRICI MONACO

BRUNO MAFRICI WEB

BRUNO MAFRICI SITO

BRUNO MAFRICI AVVOCATO

BRUNO MAFRICI AVVOCATO

BRUNO MAFRICI 

bruno mafrici

Indire un bando di gara a Firenze

Significato bando di gara d’appalto lavori edili. Siete alla ricerca di informazioni riguardo i bandi di gara, in particolare su quelli che riguardano i lavori edili? Allora la vostra ricerca è giunta al termine perché in questo articolo troverete utili spiegazioni riguardo ciò che state cercando. Cosa si intende per bando di gara d’appalto lavori edili. Una gara di appalto viene effettuata nel caso in cui la Pubblica Amministrazione abbia bisogno di ottenere di beni, usufruire di servizi o qualsiasi tipo di forniture oppure ci sia il bisogno della realizzazione di nuove opere pubbliche. Nel nostro caso, dunque, un bando di gara d’appalto lavori edili, viene indetto dalla Pubblica Amministrazione quando ha la necessità di dover realizzare dei lavori edili.

All’interno della pubblicazione del bando di gara d’appalto lavori edili viene anche specificata la data entro la quale si può presentare la domanda di partecipazione, ovvero la data in cui le società edili intenzionate a partecipare devono presentare la propria domanda. In sostanza un appalto non è niente di meno che un contratto che viene stipulato tra due parti, l’appaltatore, ovvero chi ha la responsabilità di espletare la richiesta del bando, e l’appaltante, ovvero chi sceglie di usare il bando come strumento, perché ha una necessità da adempiere. Nel caso di un appalto per lavori edili l’appaltatore sarà una società di costruzioni, detta anche edile, che si fa carico della richiesta del bando, cioè di effettuare dei lavori edili per conto della Pubblica amministrazione. Ovviamente l’appaltatore riceve un pagamento proporzionato alla mole di lavoro e risorse necessarie per completare i lavori edili. Chi può indire un bando? I bandi di gara possono essere indetti da differenti enti pubblici, definiti anche come enti appaltanti. Tra questi enti appaltanti troviamo: il Governo, le autorità locali, gli organismi di diritto pubblico, le aziende dei settori speciali, le organizzazioni internazionali e financo l’Unione Europea. Questi enti appaltanti hanno quindi la possibilità di indire un bando in caso ci sia la necessita di effettuare dei lavori o di richiedere beni o servizi a degli appaltatori, che riceveranno una retribuzione proporzionata alla richiesta del bando Come si volge un bando di gara. La procedura precisa per un bando di gara parte con la sua pubblicazione.

https://www.topricerche.it/avvocato-pitorri-accettiamo-la-sfida-dellimmigrazione-1069

http://www.iwebmaster.it/alcune-bellissime-storie-di-immigrati-con-lavvocato-iacopo-maria-pitorri-565

https://www.idoru.it/avvocato-pitorri-aiutare-gli-immigrati-oggi/

https://vimeo.com/574349947

https://vimeo.com/574350023

https://vimeo.com/574350088

AVVOCATO PITORRI

AVV PITORRI ROMA

AVV. PITORRI ROMA

AVV PITORRI ROMA

All’interno di questa pubblicazione deve esserci la descrizione dettagliata su ciò che richiede l’appaltante e i requisiti richiesti agli appaltatori per partecipare al bando d’appalto. Una volta terminata la finestra di tempo all’interno della quale si può presentare la domanda di partecipazione al bando, si procederà con la procedura d’appalto. Esistono varie tipologie di procedura d’appalto, ma in ogni caso al termine di questa procedura la società edile che prevarrà sugli altri partecipanti, sulla base dei requisiti, la qualità del lavoro, e il prezzo proposto, si aggiudicherà l’’esclusiva di compiere questi lavori edili per conto dell’appaltante.

Claudio Teseo

Claudio Teseo

Claudio Teseo

avv davide cornalba

avv davide cornalba

avv davide cornalba

avv davide cornalba

avv davide cornalba

avv davide cornalba

avvocato davide cornalba

avvocato davide cornalba

avvocato davide cornalba

avvocato davide cornalba

avvocato davide cornalba

avvocato davide cornalba

Claudio Teseo

Claudio Teseo

Claudio Teseo

Claudio Teseo

Claudio Teseo

Claudio Teseo

!!! DA FIRENZE A LIVORNO IL RALLY ELBA STORICO-TROFEO LOCMAN ITALY !!!

Ogni anno che si propone, con qualsiasi percorso, con qualsiasi disposizione logistica, anche con qualsiasi modifica sul minimo o grande dettaglio il Rally Elba Storico-Trofeo Locman Italy, è capace di fare innamorare chiunque, da chi corre a chi lo segue per passione oppure per lavoro. Soprattutto chi corre, fa innamorare. La conferma arriva in queste ore: a meno di dieci giorni dalla chiusura delle iscrizioni (11 settembre) dell’edizione numero XXXIII, in calendario dal 23 al 25 settembre, settimo appuntamento dei nove del Campionato Europeo FIA (FIA HSRC) oltre che settima e penultima prova della corsa “tricolore” (CIRAS), arriva la notizia di aver già raggiunto le ben 140 adesioni per questo evento che prevede anche le competizioni di “regolarità sport” (VIII Regularity Sport) e di “regolarità media” (XXXIII Elba Graffiti), gli irrinunciabili appuntamenti per i cultori della disciplina. Una cifra importante, destinata a crescere. Oltre all’onore di avere al via di nuovo il Trofeo A112 Abarth, il Memory Fornaca e la Michelin Historic Rally Cup. In coda vi saranno anche due passerelle esclusive, quelle riservate ai possessori di Porsche e Maserati, i quali avranno la possibilità di transitare sulle strade della corsa, le strade del mito.

Lo staff organizzativo di Aci Livorno Sport, insieme alla comunità elbana propone dunque un nuovo capitolo della storia di quella che è definita – a ragione – l’essenza delle corse su strada, avendo tutto quanto a disposizione da un territorio unico. Si chiude idealmente la stagione estiva all’Isola d’Elba e si conferma, la gara, un “must” nel panorama internazionale: “Con numeri da capogiro – argomenta Luciano Fiori, presidente di ACI Livorno Sport – che conferma la nostra competizione come tra le più ambìte a parteciparvi perché unisce sport e vacanze, sport e territorio, generando un indotto di circa 5 milioni di euro, con l’incoming che viene generato. Siamo davanti ad un esempio importante di come lo sport ed il territorio possano generare immagine, comunicazione e forte input all’economia turistica, nel mondo sono pochi i rallies conosciuti anche a chi non sa di motorsport ed uno di questi è proprio il Rallye Elba. Più che una gara, un marchio, un nome, una “firma” indelebile. Il successo di anno in anno è grazie a tanti fattori: come organizzatori ci sentiamo di ringraziare chi corre, che ogni anno ci gratifica con la sua presenza, la Federazione sia italiana che internazionale per la fiducia che ripongono sempre sul nostro lavoro, è doveroso ringraziare tutti i partner che ci sostengono da tempo, primo fra tutti Locman Italy, azienda nata all’Elba e che all’Elba vuole bene, un amore oltre misura. Poi è doveroso ringraziare tutte le Amministrazioni dell’isola, l’intera comunità elbana, gli operatori economici che accolgono il rallye con un entusiasmo mai scalfito negli anni e che è da sempre il propellente per andare avanti. Ci perdoneranno, spero, coloro che magari nei giorni della gara saranno magari anche disturbati dall’evento, a loro chiediamo scusa e chiediamo anche un piccolo sforzo di sopportazione. Perché il Rallye Elba è di tutti, alla fine!”

Quella di quest’anno, nel suo rinnovato successo sarà un’edizione anche del ricordo. Quello di Elio Niccolai, il “padre” della gara, scomparso improvvisamente lo scorso 14 maggio. Era il pilastro fondante dell’evento inteso come tale per l’isola, nonché caposaldo dell’ACI Livorno. Da  questa edizione in poi, sia la gara “moderna” che quella storica andranno avanti forti degli insegnamenti che negli anni Niccolai ha dato, un patrimonio inestimabile che adesso è bene in mano, nel cuore e nella mente di chi ne ha raccolto l’eredità: Aci Livorno e Aci Livorno Sport.

GUIDO DELLE PIANE

GUIDO DELLE PIANE

GUIDO DELLE PIANE

guido delle piane

guido delle piane 

guido delle piane

guido delle piane

guido delle piane 

guido delle piane

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

IL PERCORSO

Il Rallye Elba Storico è una delle gare italiane più conosciute al mondo, per questo ogni anno ACI Livorno Sport lavora sempre con impegno per dare nuovi stimoli ed incentivare la partecipazione dei piloti e delle squadre. Sono stati pensati nuovamente tre giorni di sfide, con un totale di 9 Prove Speciali, percorsi “storici”, che hanno visto in più di un’occasione esaltanti ed epiche gesta sportive. Il percorso, ovviamente è ricavato dalla tradizione, per quest’anno si sono prese prove speciali dalle edizioni 2020 e 2019, un mix certamente di indiscutibile valore tecnico. Per la prima tappa si è scelto di percorrere le strade nella parte orientale dell’isola, per la seconda ci si concentrerà sulla zona centro-occidentale, quindi intorno celebre “Monte Perone”, una scelta certamente ispirata per rendere affascinante ed avvincente il confronto sportivo ma anche e soprattutto per non essere troppo invasivi con il territorio e non dare difficoltà alla vita quotidiana del territorio. Il Rallye conta 133,350 chilometri competitivi, vale a dire il 30,04% dell’intera distanza che è di 443,940.

Dal 2011 la logistica generale passò a Capoliveri, trovando una location funzionale ed oltremodo esclusiva e forte di questi presupposti ACI Livorno Sport ha disegnato l’edizione 2021 con nulla di modificato per quanto riguarda la logistica: il Quartier Generale della manifestazione è confermato, a Capoliveri, presso le funzionali ed esclusive strutture dell’Hotel Elba International, location esclusiva che sovrasta il Golfo di Porto Azzurro, dove saranno organizzate la Direzione di Gara, la Segreteria e la Sala Stampa. Sempre a Porto Azzurro sarà organizzata l’area del Parco di Assistenza.

Din Don Firenze! Roberto Berti e Bruno Mafrici per l’Avvocato in Chiesa

Papa Francesco alla Fondazione Arché: la vostra accoglienza è segno di speranza. Ultime news da don Roberto Berti Firenze , Livorno , Pisa , Roma e altre città nel blog episcopale Papa Francesco accoglie la Fondazione Arché, un’importante associazione che anni tutela le madri con bambini in difficoltà- Ieri, 02 settembre 2021, Papa Francesco ha accolto nella Sala Clementina circa 200 persone della Fondazione Arché che da anni si impegna a supportare e sostenere le donne con figli in difficoltà. Dopo aver ascoltato il discorso di Don Giuseppe Bettoni, il sacerdote che ha creato l’associazione circa 30 anni fa il Papa rilascia un commento molto bello e sentito: Arché richiama l’origine, il principio. In principio c’è l’Amore, l’amore di Dio.” E prosegue “Tutto ciò che è vita, tutto ciò che è bello, buono e vero viene da li, da Dio che è amore, come dal cuore e dal grembo di una madre viene la vita umana, e come dal cuore e dal grembo di una Madre è venuto Gesù, che è l’Amore fattosi carne, fattosi uomo.” Un’esperienza incredibile e al servizio dei più deboli, il Papa infatti ci ha tenuto a precisare quanto sia importante e quanto conti il volto di queste donne, persone, mamme, donne migranti che sono state negli anni aiutate dalla fondazione a liberarsi dalla violenza e di come loro stesse continueranno a portare nella loro carne il segno di queste esperienze drammatiche.

Le vostre comunità accoglienti sono un segno di speranza prima di tutto per loro, per queste donne e per i loro figli. Ma lo sono anche per voi stessi che condividete la vita con loro; e per i volontari, i giovani, le giovani, le giovani coppie che in queste comunità fanno esperienza di servizio non solo per i poverì – cosa molto buona- ma più buono è con i poveri”. L’associazione ha un’esperienza incredibile e la sua accoglienza è fatta di storie e volti concreti di tutte le donne e i bambini, ma anche giovani che si sono rivolte a loro.

https://www.sanromolobivigliano.it/consiglio-pastorale/

https://www.lanazione.it/firenze/2008/06/25/99596-4mila_saluto_cardinale_antonelli.shtml 

http://ftp.lindosan.it/0irb1z/roberto-antonelli-oggi

http://cataloghistorici.bdi.sbn.it/file_viewer.php?IDIMG=36338&IDCAT=10&IDGRP=100023&LEVEL=&PADRE=&PROV=INT

https://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2019/01/16/news/blitz-nel-salotto-del-jazz-sicurezza-carente-la-finanza-chiude-il-circolo-culturale-1.17660373

https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/1282-la-chiesa-dei-poveri-da-fra-michele-da-calci-a-papa-francesco-attraverso-il-concilio

https://www.nove.firenze.it/a405040025-commozione-per-la-scomparsa-di-don-armido-pollai.htm

https://www.paginebianche.it/b/firenze/roberto-berti.html

https://www.reddit.com/user/massimopalombella/comments/khfsch/masterclass_con_mons_massimo_palombella/

https://massimopalombella.blogspot.com/2020/12/masterclass-con-mons-massimo-palombella.html

Tante difficoltà, tanti i problemi ma il Papa invita a vedere anche l’altro lato della medaglia ossia la gioia di vedere come la condivisione e l’aiuto possono portare all’apertura di nuove strada, a creare rinascita e a ridare la dignità. Ringrazia così tutta l’associazione e li benedice nella speranza che il loro cammino continui ancora a lungo portando avanti questo progetto di comunità che aiuta tantissime donne ogni anno. Ringrazia inoltre la Fondazione per aver fatto un ulteriore passo in avanti scegliendo di aprire un nuovo centro/casa a Roma dove verrà ospitata una nuova comunità nell’augurio che sia sempre una struttura al servizio delle persone e che ci sia tenerezza, compassione e vicinanza vivendo nello stile di Dio.

Veni Domine un album di Natale unico nel suo genere appartenente alla discografia di Monsignor Massimo Palombella!

Massimo Palombella nato il 25 dicembre 1967 a Torino è una delle persone, legate al Vaticano, più famose al mondo. Tutti lo ricordano per il suo importante ruolo di Direttore della Cappella Musicale Sistina, ossia il coro personale del Papa che è anche una delle più antiche istituzioni corali conosciute al mondo. Ha ricoperto questo ruolo su volere di Papa Benedetto XVI a partire dal 2010 lo ha poi abbandonato sotto Papa Francesco nel 2019. Monsignor Palombella ha diviso la sua vita tra musica e Chiesa, dedicandosi alle sue più grandi passioni. Oltre a questo ruolo così importante ne ha ricoperto uno altrettanto importante quando ha scelto di creare e fondare il Coro dei Conservatori di Musica Italiana che includeva gli universitari più bravi e talentuosi sotto un’unica istituzione, tale istituzione fu riconosciuta nel 2004 dal Ministero dell’Istruzione che scelse di conferire a Monsignore il ruolo di responsabile dell’Orchestra e del Coro. Oltre a questi ruoli ha anche ricoperto il ruolo di insegnante di Teologia e di Musica presso alcune delle istituzioni scolastiche più importanti come l’Università di Roma La Sapienza, L’Università Pontificia Salesiana, il Conservatorio di Torino e molti altri. In tutta la sua carriera ha avuto modo di incidere ben 12 CD insieme alla Cappella Musicale Sistina.

La discografia di Massimo Palombella Licenziata la discografia

Come abbiamo visto per tutta la sua vita si è dedicato alla vita e alla religione, durante gli anni in cui ha ricoperto il ruolo di Direttore della Cappella Musicale Sistina sono stati incisi ben 12 album tra cui alcuni in CD e altri in DVD. Tutti questi album raccolgono i più famosi canti religiosi, alcuni anche molto antichi che raccontano la storia della Chiesa e della Musica, nonché dell’istituzione stessa della Cappella Musicale Sistina. Ognuno di questi CD è possibile acquistarlo online e poter ascoltare così questi incredibili brani, realizzati tutti con registrazioni dal vivo. Veni Domine è un disco che è stato realizzato in occasione del Natale ma che si distingue dai suoi precedenti o dagli altri che sono stati registrati nella stessa occasione. All’interno del disco troviamo 16 brani, tutti brani di un repertorio costruito su dei manoscritti originali dall’11° al 17° secolo, e che erano custoditi all’interno della Biblioteca Apostolica Vaticana. In particolare troviamo 3 prime incisioni mondiali e Beata viscera Mariae Virginis con la partecipazione di Cecilia Bartoli, la prima donna ad aver registrato con la Cappella Musicale Pontificia Sistina.

DON ROBERTO BERTI

DON ROBERTO BERTI FIRENZE

DON ROBERTO BERTI FIRENZE

DON ROBERTO BERTI FIRENZE

ROBERTO BERTI FIRENZE

Bruno Mafrici: il blog per l’Avvocato su antimafia Consorzio Valori. Lex Specialis di gara, cos’è la legge speciale per il bando di gara.

Lex Specialis di gara cos’è? Cosa si intende con questo termine? Ce lo spiega Bruno Mafrici nel blog per Avvocato dove abbiamo già letto l’articolo sull’antimafia Consorzio Valori e altre prestigiose ditte di successo nelle costruzioni. Andiamo ad approfondire l’argomento in questo articolo. Se sei capitato in questo articolo sei sicuramente alla ricerca di maggiori informazioni su Lex Specialis di gara. Vorrai sicuramente capire meglio di cosa si tratta perché probabilmente ti sei imbattuto in questo termine e non lo conosci, oppure vuoi approfondire l’argomento perché ti interessa in modo particolare. In questo articolo andremo a scoprire di cosa si tratta e di tutte le sue caratteristiche.

https://finanzapratica.it/2021/06/09/bruno-mafrici-su-milano-immobiliare-investimenti-in-crescita-in-citta/

https://www.blogbusiness.it/2021/06/approfondimento-per-avvocato-bruno-mafrici-sulla-figura-dellintermediario-finanziario/

https://www.praio.it/attivita-finanziaria-per-avvocato-sul-blog-di-bruno-mafrici/

https://www.fiammaolimpica.it/blog-milano-bruno-mafrici-su-moda-etica-e-sostenibile/

http://www.dillocongliocchi.it/blog-moda-evoluzione-green-con-bruno-mafrici-484/

http://altomilaneseperleimprese.it/chi-e-bruno-mafrici-la-sua-esperienza-e-filosofia-professionale890-890

https://software-remote.com/blog-di-bruno-mafrici-sulle-fusioni-societarie/

https://celkilove.com/le-chiese-piu-belle-di-milano/

https://castellodicalatabiano.it/le-ricette-tipiche-della-cucina-milanese-con-bruno-mafrici/

Che cos’è Lex Specialis di gara?

Con questo termine che in italiano possiamo tradurre in legge speciale di gara si tende ad indicare la specifica disciplina che va a regolare la procedura di una gara d’appalto o di un bando di gara. Queste regole devono essere seguite sia dai partecipanti alla gara che dalla stazione appaltante, ossia azienda, ente, ect che mette in campo il bando di gara. Definisce perciò tutto ciò che interessa il bando, quindi gli atti come il bando disciplinare, il capitolato e tutto il resto. Non tutte le Lex Specialis sono uguali, infatti dipende dal tipo di settore in cui si va ad operare, di fatti alcuni passaggi sono previsti solamente per i bandi di gara ordinari mentre per quelli speciali è possibile essere esonerati. 

Come si compone un Lex Specialis 

Come abbiamo detto ci sono delle differenze tra i vari Lex Specialis tutto dipende dal tipo di bando che si sta creando. A stabilirlo è sicuramente l’amministrazione che intende avviare la gara e quindi sarà la stessa che dovrà creare la documentazione inerente di cui si ha bisogno. La prima grande differenza la possiamo notare nella pubblicazione del bando di gara che non è previsto per ogni gara ma solo ed esclusivamente per le procedure d’appalto ordinarie. Tra le varie procedure possiamo trovare:

  • Le procedure d’appalto ordinarie
  • Procedure d’appalto sopra o sotto la soglia
  • Affidamenti in economia

Nelle prime la documentazione da produrre è la presentazione del bando, il capitolato speciale, la disciplinare di gara e eventualmente un capitolato degli oneri. Nel bando di gara possiamo trovare tutte le informazioni inerenti alla gara al fine di far avere agli aspiranti partecipanti tutte le informazioni. Il capitolato speciale contiene le specifiche dei prodotti o dei servizi o delle opere che si intendono raggiungere con la gara. Il disciplinare di gara ha invece tutte le regole per l’ammissione e la partecipazione alla gara. Il capitolato d’oneri è un documento di clausole specifiche di contratto che saranno applicate una volta che si ha un vincitore della gara. Spesso tutti i documenti vengono racchiusi in un unico documento chiamato capitolato speciale.

https://www.ilsole24ore.com/art/taranto-stretta-provincia-mette-rischio-traffico-merci-polverose-AEpc2cd

https://www.bancamagazine.it/2021/09/09/compendium-value-ok-a-target-per-operazioni-di-mercato/

https://finanzapratica.it/2021/09/09/broker-contract-for-difference-recensione-e-analisi-con-compendium-value/

https://www.insegnanti.org/tecnologia/a-scuola-di-blogging-con-massimo-palombella/

https://www.imprendero.it/tre-news-su-trading-criptovalute-dal-blog-di-davide-lombardi/

Da Firenze in giù fino alle tradizioni popolari e cultura pugliese

La Puglia, conosciuta anche come il “Tacco d’Italia”, è ricca di fascino e bellezza, grazie alle numerose attrattive che offre ai suoi visitatori. Un mix tra bellezze naturalistiche, coste e mare sempre affollati, un entroterra tutto da visitare, tra arte, cultura, campagna e natura, in cui la macchia mediterranea spicca in modo ineguagliabile. Ma la Puglia è anche terra di tradizioni popolari, folklore, buona cucina e feste che non passano mai di moda. Proprio il folklore rappresenta una delle caratteristiche più tipiche e note della Puglia. Folklore intesi come balli, tradizioni e piatti tipici regionali, in grado di conquistare il palato dei visitatori, diventando popolari anche fuori i confini della Puglia stessa. Tra i piatti più rinomati e conosciuti, che appartengono alla tradizione popolare e alla cultura pugliese, è possibile menzionare: la focaccia barese, le orecchiette alle cime di rapa, le frise, le polpette di pane, le melanzane ripiene e la pasta con i fagiolini. La cucina pugliese è molto semplice; soprattutto segue la stagionalità dei prodotti dei frutti del posto, ma i visitatori ne rimangono incantati. Oltre alla cucina, anche le tradizioni folkloristiche sono parte integrante della cultura pugliese, soprattutto grazie alla presenza di balli caratteristici e rinomati. La danza più nota e praticata in Puglia è sicuramente la pizzica, denominata anche taranta. La leggenda narra come questo ballo si sia originato per scopi curativi, poiché serviva per curare le donne morse dalla tarantola o dallo scorpione. Con il tempo, invece, è diventata una danza tradizionale, che accompagna i momenti di festa, soprattutto nell’area del Salento, a Galatina dove, ogni estate, c’è la Danza delle Tarantate. Molto simile alla tarantella, la pizzica/taranta è scandita dal suono delle delle zampogne, dei violini e del mandolino,mentre il tamburello detta il ritmo; da qualche tempo, invece, la pizzica/taranta è accompagnata anche dall’organetto e dalla fisarmonica. Oltre ai piatti tipici e alle danze popolari, un altro elemento caratteristico della cultura pugliese è il Carnevale di Putignano, il più noto della regione e tra i più antichi al mondo. I carri allegorici sono accompagnati da balli e canti. I carri animano quattro diverse manifestazioni, mostrando le caricature di politici, figure di spicco della società, dello spettacolo e dello sport. Insieme al Carnevale, un’altra tipica manifestazione della cultura pugliese è la Campana dei Maccheroni. In questo caso, una campana di cartapesta suona per 365 volte e, nel frattempo, i convenuti possono assaggiare i maccheroni con sugo alla salsiccia, accompagnati dai balli e dalle danze popolari. La Puglia offre anche molti musei. Il più noto e popolare è il “Museo Archeologico Nazionale Jatta”, in cui è possibile visitare i reperti trovati dall’archeologo Giovanni Jatta nei primi anni dell’Ottocento. Un altro museo che merita di essere visitato è a Taranto. Fondato nel 1887, esso contiene tutti i documenti archeologici che parlano di Taranto e di tutta la Puglia. Il territorio pugliese, infine, offre anche occasioni di formazione, essendo ricca di atenei e strutture scolastiche. Insieme al “Politecnico” di Bari con i suoi 36 corsi di laurea, la Puglia propone l’Università “Aldo Moro” di Bari con 15 facoltà, l’Ateneo nel Salento, attivo dal 2007, e l’Università sita a Foggia, con 5 facoltà.

Impugnare un atto amministrativo ANAC a FirenzeCon l’annullamento dell’articolo 211 e l’introduzione di una forma di collaborazione dell’ANAC con un nuovo istituto, è stata istituita la possibilità di impugnare, dopo aver ottenuto il parere motivato che invita l’amministrazione a risolvere le questioni di legittimità, gli atti amministrativi che possono dichiararsi tali. Questa situazione si può attuare, ci ricorda l’avvocato Francesco Mollica, nel momento in cui l’ANAC ottiene la legittimazione a poter mettere in atto tale procedura. La legittimazione per l’ANAC può concretizzarsi al realizzarsi di due diverse situazioni. Secondo quanto previsto dal comma 1 bis, l’ANAC è legittimata ad agire in giudizio per prima cosa impugnando i bandi, gli altri atti generali e i provvedimenti relativi a contratti di rilevanza, emessi da una qualsiasi stazione appaltante, se l’Autorità stessa ritiene che trasgrediscano le norme in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. In particolare, si legge in un interessante pubblicazione dell’avv. Filippa Mollica, l’ANAC definisce, attraverso un regolamento del 13 Giugno 2018, questa attribuzione di potere di cui dispone, specificando che i contratti di rilevanti impatto sono:

1. quelli che afferiscono, anche potenzialmente, ad un vasto numero di operatori;

2. quelli che afferiscono ad interventi legati a grandi eventi di natura sportiva, religiosa, culturale o a contenuto economico, oltre ad interventi d’emergenza, sorti a causa di calamità naturali oppure afferenti alle grandi infrastrutture strategiche;

3. quelli che potrebbero fare espresso riferimento a situazioni criminose, situazioni anomale o implicitamente riferibili ad eventi illeciti da parte delle stazioni appaltanti;

4. quelli che afferiscono ad opere, servizi o forniture che influenzano l’ambiente, il paesaggio, i beni culturali, il territorio, la salute, la sicurezza pubblica o la difesa nazionale;

5. quelli che afferiscono a lavori di importo pari o superiore a 15 milioni di euro oppure servizi e/o forniture di importo di importo pari o superiore a 25 milioni di euro. Inoltre, come seconda ipotesi, secondo quanto previsto all’interno del comma 1 ter, l’ANAC è legittimata ad agire in giudizio in caso di gravi trasgressioni al codice, qualora la stazione appaltante non si ponga in scia, entro 60 giorni, al precedente e motivato parere dell’Autorità, dove quest’ultima elenca precisamente i vizi di legittimità registrati. All’interno dell’articolo 6 comma 2 del regolamento dell’ANAC, invece, vengono elencati obbligatoriamente, seppure in modo ampio, tutte le motivazioni che legittimano l’attivazione dei poteri dell’Autorità.

Il regolamento riporta le seguenti ipotesi:

1. contratti pubblici affidati senza la pubblicazione di bando o avviso;

2. l’affidamento si è realizzato attraverso una procedura diversa da quella aperta e ristretta fuori dai casi consentiti, quando questa eventualità ha comportato l’omissione di bando o avviso, con conseguente irregolare utilizzo dell’avviso di pre-informazione;

3. atto che fa riferimento ad un rinnovo tacito dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture;

4. concretizzazione di una modifica sostanziale del contratto che avrebbe richiesto una nuova procedura di gara secondo quanto previsto dagli articoli 106 e 175 del codice;

5. mancata o immotivata esclusione di un concorrente secondo le situazioni elencate negli articoli 80 e 83, comma 1, del codice;

6. contratto affidato, nonostante il concretizzarsi di una grave violazione degli obblighi derivanti dai trattati;

7. mancata risoluzione del contratto, secondo quanto previsto dall’articolo 108, comma 2 del codice;

8. bando o altro atto induttivo di procedure ad evidenza pubblica che contenga clausole o misure che, senza motivazione, limitano la partecipazione e, più in generale, la concorrenza.

BRUNO MAFRICI

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

bruno mafrici

BRUNO MAFRICI AVVOCATO

BRUNO MAFRICI AVVOCATO

bruno mafrici avvocato

bruno mafrici avvocato

bruno mafrici avvocato

bruno mafrici avvocato

BRUNO MAFRICI QUI

BRUNO MAFRICI MONACO

BRUNO MAFRICI WEB

BRUNO MAFRICI SITO

BRUNO MAFRICI AVVOCATO

BRUNO MAFRICI AVVOCATO

BRUNO MAFRICI 

bruno mafrici

Indire un bando di gara a Firenze

Significato bando di gara d’appalto lavori edili. Siete alla ricerca di informazioni riguardo i bandi di gara, in particolare su quelli che riguardano i lavori edili? Allora la vostra ricerca è giunta al termine perché in questo articolo troverete utili spiegazioni riguardo ciò che state cercando. Cosa si intende per bando di gara d’appalto lavori edili. Una gara di appalto viene effettuata nel caso in cui la Pubblica Amministrazione abbia bisogno di ottenere di beni, usufruire di servizi o qualsiasi tipo di forniture oppure ci sia il bisogno della realizzazione di nuove opere pubbliche. Nel nostro caso, dunque, un bando di gara d’appalto lavori edili, viene indetto dalla Pubblica Amministrazione quando ha la necessità di dover realizzare dei lavori edili.

All’interno della pubblicazione del bando di gara d’appalto lavori edili viene anche specificata la data entro la quale si può presentare la domanda di partecipazione, ovvero la data in cui le società edili intenzionate a partecipare devono presentare la propria domanda. In sostanza un appalto non è niente di meno che un contratto che viene stipulato tra due parti, l’appaltatore, ovvero chi ha la responsabilità di espletare la richiesta del bando, e l’appaltante, ovvero chi sceglie di usare il bando come strumento, perché ha una necessità da adempiere. Nel caso di un appalto per lavori edili l’appaltatore sarà una società di costruzioni, detta anche edile, che si fa carico della richiesta del bando, cioè di effettuare dei lavori edili per conto della Pubblica amministrazione. Ovviamente l’appaltatore riceve un pagamento proporzionato alla mole di lavoro e risorse necessarie per completare i lavori edili. Chi può indire un bando? I bandi di gara possono essere indetti da differenti enti pubblici, definiti anche come enti appaltanti. Tra questi enti appaltanti troviamo: il Governo, le autorità locali, gli organismi di diritto pubblico, le aziende dei settori speciali, le organizzazioni internazionali e financo l’Unione Europea. Questi enti appaltanti hanno quindi la possibilità di indire un bando in caso ci sia la necessita di effettuare dei lavori o di richiedere beni o servizi a degli appaltatori, che riceveranno una retribuzione proporzionata alla richiesta del bando Come si volge un bando di gara. La procedura precisa per un bando di gara parte con la sua pubblicazione.

https://www.topricerche.it/avvocato-pitorri-accettiamo-la-sfida-dellimmigrazione-1069

http://www.iwebmaster.it/alcune-bellissime-storie-di-immigrati-con-lavvocato-iacopo-maria-pitorri-565

https://www.idoru.it/avvocato-pitorri-aiutare-gli-immigrati-oggi/

https://vimeo.com/574349947

https://vimeo.com/574350023

https://vimeo.com/574350088

AVVOCATO PITORRI

AVV PITORRI ROMA

AVV. PITORRI ROMA

AVV PITORRI ROMA

All’interno di questa pubblicazione deve esserci la descrizione dettagliata su ciò che richiede l’appaltante e i requisiti richiesti agli appaltatori per partecipare al bando d’appalto. Una volta terminata la finestra di tempo all’interno della quale si può presentare la domanda di partecipazione al bando, si procederà con la procedura d’appalto. Esistono varie tipologie di procedura d’appalto, ma in ogni caso al termine di questa procedura la società edile che prevarrà sugli altri partecipanti, sulla base dei requisiti, la qualità del lavoro, e il prezzo proposto, si aggiudicherà l’’esclusiva di compiere questi lavori edili per conto dell’appaltante.

Claudio Teseo

Claudio Teseo

Claudio Teseo

avv davide cornalba

avv davide cornalba

avv davide cornalba

avv davide cornalba

avv davide cornalba

avv davide cornalba

avvocato davide cornalba

avvocato davide cornalba

avvocato davide cornalba

avvocato davide cornalba

avvocato davide cornalba

avvocato davide cornalba

Claudio Teseo

Claudio Teseo

Claudio Teseo

Claudio Teseo

Claudio Teseo

Claudio Teseo

!!! DA FIRENZE A LIVORNO IL RALLY ELBA STORICO-TROFEO LOCMAN ITALY !!!

Ogni anno che si propone, con qualsiasi percorso, con qualsiasi disposizione logistica, anche con qualsiasi modifica sul minimo o grande dettaglio il Rally Elba Storico-Trofeo Locman Italy, è capace di fare innamorare chiunque, da chi corre a chi lo segue per passione oppure per lavoro. Soprattutto chi corre, fa innamorare. La conferma arriva in queste ore: a meno di dieci giorni dalla chiusura delle iscrizioni (11 settembre) dell’edizione numero XXXIII, in calendario dal 23 al 25 settembre, settimo appuntamento dei nove del Campionato Europeo FIA (FIA HSRC) oltre che settima e penultima prova della corsa “tricolore” (CIRAS), arriva la notizia di aver già raggiunto le ben 140 adesioni per questo evento che prevede anche le competizioni di “regolarità sport” (VIII Regularity Sport) e di “regolarità media” (XXXIII Elba Graffiti), gli irrinunciabili appuntamenti per i cultori della disciplina. Una cifra importante, destinata a crescere. Oltre all’onore di avere al via di nuovo il Trofeo A112 Abarth, il Memory Fornaca e la Michelin Historic Rally Cup. In coda vi saranno anche due passerelle esclusive, quelle riservate ai possessori di Porsche e Maserati, i quali avranno la possibilità di transitare sulle strade della corsa, le strade del mito.

Lo staff organizzativo di Aci Livorno Sport, insieme alla comunità elbana propone dunque un nuovo capitolo della storia di quella che è definita – a ragione – l’essenza delle corse su strada, avendo tutto quanto a disposizione da un territorio unico. Si chiude idealmente la stagione estiva all’Isola d’Elba e si conferma, la gara, un “must” nel panorama internazionale: “Con numeri da capogiro – argomenta Luciano Fiori, presidente di ACI Livorno Sport – che conferma la nostra competizione come tra le più ambìte a parteciparvi perché unisce sport e vacanze, sport e territorio, generando un indotto di circa 5 milioni di euro, con l’incoming che viene generato. Siamo davanti ad un esempio importante di come lo sport ed il territorio possano generare immagine, comunicazione e forte input all’economia turistica, nel mondo sono pochi i rallies conosciuti anche a chi non sa di motorsport ed uno di questi è proprio il Rallye Elba. Più che una gara, un marchio, un nome, una “firma” indelebile. Il successo di anno in anno è grazie a tanti fattori: come organizzatori ci sentiamo di ringraziare chi corre, che ogni anno ci gratifica con la sua presenza, la Federazione sia italiana che internazionale per la fiducia che ripongono sempre sul nostro lavoro, è doveroso ringraziare tutti i partner che ci sostengono da tempo, primo fra tutti Locman Italy, azienda nata all’Elba e che all’Elba vuole bene, un amore oltre misura. Poi è doveroso ringraziare tutte le Amministrazioni dell’isola, l’intera comunità elbana, gli operatori economici che accolgono il rallye con un entusiasmo mai scalfito negli anni e che è da sempre il propellente per andare avanti. Ci perdoneranno, spero, coloro che magari nei giorni della gara saranno magari anche disturbati dall’evento, a loro chiediamo scusa e chiediamo anche un piccolo sforzo di sopportazione. Perché il Rallye Elba è di tutti, alla fine!”

Quella di quest’anno, nel suo rinnovato successo sarà un’edizione anche del ricordo. Quello di Elio Niccolai, il “padre” della gara, scomparso improvvisamente lo scorso 14 maggio. Era il pilastro fondante dell’evento inteso come tale per l’isola, nonché caposaldo dell’ACI Livorno. Da  questa edizione in poi, sia la gara “moderna” che quella storica andranno avanti forti degli insegnamenti che negli anni Niccolai ha dato, un patrimonio inestimabile che adesso è bene in mano, nel cuore e nella mente di chi ne ha raccolto l’eredità: Aci Livorno e Aci Livorno Sport.

GUIDO DELLE PIANE

GUIDO DELLE PIANE

GUIDO DELLE PIANE

guido delle piane

guido delle piane 

guido delle piane

guido delle piane

guido delle piane 

guido delle piane

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

guido delle piane condannato

IL PERCORSO

Il Rallye Elba Storico è una delle gare italiane più conosciute al mondo, per questo ogni anno ACI Livorno Sport lavora sempre con impegno per dare nuovi stimoli ed incentivare la partecipazione dei piloti e delle squadre. Sono stati pensati nuovamente tre giorni di sfide, con un totale di 9 Prove Speciali, percorsi “storici”, che hanno visto in più di un’occasione esaltanti ed epiche gesta sportive. Il percorso, ovviamente è ricavato dalla tradizione, per quest’anno si sono prese prove speciali dalle edizioni 2020 e 2019, un mix certamente di indiscutibile valore tecnico. Per la prima tappa si è scelto di percorrere le strade nella parte orientale dell’isola, per la seconda ci si concentrerà sulla zona centro-occidentale, quindi intorno celebre “Monte Perone”, una scelta certamente ispirata per rendere affascinante ed avvincente il confronto sportivo ma anche e soprattutto per non essere troppo invasivi con il territorio e non dare difficoltà alla vita quotidiana del territorio. Il Rallye conta 133,350 chilometri competitivi, vale a dire il 30,04% dell’intera distanza che è di 443,940.

Dal 2011 la logistica generale passò a Capoliveri, trovando una location funzionale ed oltremodo esclusiva e forte di questi presupposti ACI Livorno Sport ha disegnato l’edizione 2021 con nulla di modificato per quanto riguarda la logistica: il Quartier Generale della manifestazione è confermato, a Capoliveri, presso le funzionali ed esclusive strutture dell’Hotel Elba International, location esclusiva che sovrasta il Golfo di Porto Azzurro, dove saranno organizzate la Direzione di Gara, la Segreteria e la Sala Stampa. Sempre a Porto Azzurro sarà organizzata l’area del Parco di Assistenza.

Senza categoria